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Die! Die! Die! – Recensione della nuova serie a fumetti di Robert Kirkman

Robert Kirkman, dopo aver portato a termine “Invincible” e aver lanciato sul mercato “Oblivion Song” ha recentemente gelato tutti i suoi fan con la notizia della chiusura della sua opera più importante e famosa, ovvero “The Walking Dead“, che vantava una pubblicazione lunga più di quindici anni. Kirkman però ha già pronto il suo asso nella manica e, a sorpresa, lancia sul mercato Die! Die! Die!. Questa nuova ed adrenalinica serie a fumetti è stata scritta a quattro mani con Scott M. Gimple (sceneggiatore e produttore della serie TV “The Walking Dead”), mentre ai disegni e ai colori troviamo rispettivamente Chris BurnhamNathan Fairbairn. Edito in Italia da SaldaPress, questo primo numero si presenta subito per quello che è: un’opera spudorata e sopra le righe.

La storia

Durante il secondo mandato del presidente Barack Obama si svolge, all’insaputa del presidente stesso, una vera e propria guerra nel mondo delle spie. Un’agenzia non governativa, grazie al ricatto e alla violenza, riesce a tenere sotto scacco uomini tra i più potenti e figure chiave del mondo della politica. Questa agenzia, che si muove nell’ombra, utilizza qualsiasi mezzo in suo potere per riuscire ad attuare i suoi loschi piani.

A capo di questa agenzia segreta c’è la senatrice degli Stati Uniti Connie Lipshitz. Questa è una donna forte e determinata che, avendo avuto a che fare in passato con figure cardine del panorama politico internazionale, sa bene come muoversi per colpire e manipolare i suoi bersagli. Nella sua schiera di mercenari, figurano tre fratelli Paul, John e George. Questi tre ragazzi scoprono che loro padre è stato uno dei più spietati mercenari che il mondo abbia mai visto, cosi decidono di farsi addestrare da lui. Alla fine dell’addestramento, questi tre ragazzi diventano dei letali assassini al soldo dell’agenzia creata da Connie Lipshitz. Durante una missione Paul viene catturato, e per Connie la sua liberazione diventa la priorità assoluta, cosi invia l’agente Nate Lipshitz e John (fratello di Paul) che si è ritirato da tempo a vita privata perché stanco della vita dedita all’orrore che conduceva. Da qui parte una storia fatta di azione, violenza e cospirazioni.

 

Una gradita sorpresa

Quello di cui vi parliamo è un’altro interessantissimo prodotto nato dal genio creativo di Kirkman, che resta ad oggi uno degli autori più produttivi degli ultimi vent’anni. Si è sempre distinto per le sue originali creazioni, basti pensare che anche alcune sue opere di minor successo risultino comunque migliori di molte opere più “commerciali” del panorama fumettistico americano. Dopo aver letto questo primo capitolo di Die! Die! Die! salta subito all’occhio come Kirkman riesca a creare delle storie che riescono ad adattarsi perfettamente sia ad un fumetto, sia ad una serie TV, e anche questa sua nuova storia sembra essere l’idea perfetta per una nuova serie televisiva. Sin dalle prime pagine si nota come questa sia un’opera di grande impatto, che mischia perfettamente a se violenza, azione e cospirazione. Ogni arco narrativo viene amplificato dal forte tasso di violenza presente all’interno della storia che, però, non risulta essere mai gratuita. In questo fumetto la violenza (che sia verbale o fisica) è la vera chiave di lettura attraverso la quale possiamo goderne appieno. Prendete la trama di un film di “007“, aggiungete una buona dose di intrighi e cospirazioni in perfetto stile “House of Cards” e ora affidiamo la regia al maestro del genere pulp/splatter Quentin Tarantino: ora vi siete fatti un idea di cosa vi aspetta leggendo le pagine di Die! Die! Die!. Le premesse per portare quest’incredibile opera sul piccolo schermo ci sono tutte, e io non vedo l’ora che tutto ciò diventi realtà.

Die! Die! Die!

8

Die! Die! Die! è un'opera spudorata e sopra le righe, che mischia perfettamente a sé violenza, azione e cospirazione. l'ennesimo interessante prodotto nato dal genio creativo di uno degli autori più produttivi degli ultimi vent'anni, Robert Kirkman.

Valerio Pagnotta Proietti
Ventisettenne romano con una grande passione per il cinema d'autore, i gangster movie e i film del maestro Tarantino. Cresciuto a pane, Magic e fumetti americani, ama vivere al massimo ogni sua passione, condividendole sempre con qualcuno per renderle migliori.

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