Dopo un travagliato sviluppo di Metal Gear Solid V, il famosissimo game designer Hideo Kojima uscì dalle braccia di Konami per tentare il riscatto autonomamente. Questo processo iniziò come ben sappiamo con la creazione di un proprio studio di sviluppo: Kojima Productions. Il suo nuovo viaggio iniziò con in mente un’idea che per lui significava tutto, visto che si trattava della sua nuova creatura, da portare sul mercato odierno: Death Stranding, un progetto buio, sperimentale ed incerto, che non lasciava trasparire alcunché di sé stesso all’infuori di una forte autorialità. Teaser dopo teaser l’attenzione dei fan crescette sempre di più, in fondo tutti sapevano di avere a che fare con un professionista del mestiere, con il papà di Metal Gear. Finalmente, dopo un’attesa estenuante ci è stata rivelata una data d’uscita concreta, ed ora più vicina che mai: l’8 novembre 2019.
Con l’avvicinarsi di questa, i rumor su una versione di Death Stranding per PC hanno iniziato ad infittirsi sempre di più, fino a diventare una dichiarazione. Il titolo di Hideo Kojima resterà un’esclusiva PS4 solo fino all’estate del 2020, perché poi l’opera verrà ripubblicata attraverso un porting su PC da 505 Games. Mentre è in arrivo la recensione ufficiale di Death Stranding sul nostro sito, vogliamo parlarvi di cosa comporta l’annuncio di un’esclusiva PlayStation sul mercato computer, portando con sé anche il motore grafico proprietario di Sony, il Decima Engine.
La linfa vitale di diverse opere: il Decima Engine
Il Decima Engine è il motore brevettato da Sony, che è di sua esclusività e proprietà. Questo è stato evoluto nel tempo e ha permesso alla grande S di pubblicare moltissimi capolavori dell’industria, che eccellono particolarmente nella loro veste grafica e tecnica. Parliamo di titoli come ad esempio Killzone: Shadow Fall, Until Dawn ed Horizon Zero Dawn. Al di là dei gusti personali riguardanti i giochi appena nominati, il loro comparto grafico non può che essere elogiato. L’impatto visivo di tutte le opere sviluppate con il Decima Engine si è mostrato stupefacente all’uscita ed è ancora oggi risulta piuttosto contemporaneo.
Ben due dei prodotti che vi abbiamo citato hanno in comune una cosa molto importante: lo studio di sviluppo. Parliamo di Guerrilla Games, la software house che a conti fatti ha dato vita al Decima Engine, che è stato usato però anche in opere legate ad altri ambienti di sviluppo, come anche Death Stranding. Quello che sta per succedere è che il motore che fino ad oggi ha animato i nostri schermi esclusivamente su PS4, arriverà anche sui nostri PC, oltre ad avere ottime probabilità di approdare anche su PS5.
Questa mossa è piuttosto importante per Sony, perché il colosso dell’intrattenimento si è nuovamente sbottonato riguardo al mercato computer odierno, come è già precedentemente successo con il suo servizio di cloud gaming: PlayStation Now.
Death Stranding in arrivo su PS Now?
Considerando quanto dichiarato da Hideo Kojima riguardo l’arrivo della sua nuova opera su sistemi PC, possiamo essere abbastanza sicuri che questa non sarà un’esclusiva del servizio PS Now di Sony. I nostri computer avranno il piacere di far girare la maestosa opera con la propria potenza di calcolo, senza affidarsi in alcun modo al cloud gaming. Ciononostante, questo non vuol dire che ai giocatori non verrà data una doppia possibilità.
Se Death Stranding arrivasse addirittura anche su PS Now, Sony giocherebbe forse la sua carta migliore al momento, per riuscire ad acchiappare nuovi utenti potenzialmente interessati al suo servizio. Se ci si pensa, il gioco si è mostrato piuttosto dettagliato e mozzafiato nella sua veste grafica e non tutte le macchine potranno permettersi di avviarlo e reggerlo senza la minima difficoltà. Inoltre il titolo uscirà a prezzo pieno nuovamente su PC, ed un arrivo sul servizio di cloud gaming potrebbe permette all’utenza di fruire del prodotto a costi ridotti, senza inoltre dover ricorrere all’orrenda pirateria che circonda il mondo esterno alle console.
Bisogna considerare che attualmente PS Now presenta diverse lacune, come il blocco della risoluzione che non super l’HD (1280×720), ed il discorso legato al cloud gaming che non è approvato da tutti gli utenti. Offrendo entrambe le possibilità però, Sony potrebbe essere in grado di combattere e vincere una guerra in territorio nemico, l’ambiente di Microsoft.
Una dichiarazione di guerra a Microsoft?
L’uscita di Death Stranding su PC, che spezza la sua esclusività per PS4, può essere vista come molto di più che un semplice porting. Abbiamo infatti davanti il primo titolo sviluppato da uno studio Sony che esce dalla PlayStation per arrivare verso nuovi orizzonti, e questa può essere vista come una vera e propria sfida lanciata verso la casa di Redmond: Microsoft.
Il gioco non uscirà infatti su Xbox One, o almeno non ci sono piani ufficiali riguardanti un secondo porting, e l’opera è sicuramente pronta a dominare gli scaffali virtuali di tutti i computer, che questa esca sia disponibile anche in cloud o meno. Che la seconda uscita sia pensata per fornire la migliore esperienza possibile con la potenza dei PC è fuori da ogni dubbio, ma entrare a gamba tesa nel territorio di Microsoft e dominarlo è sicuramente uno dei piani di Sony.
Riuscendo ad accaparrarsi l’utenza dei giocatori PC, e magari ottenendo diversi nuovi abbonati al servizio di PS Now, la grande S potrebbe ottenere il massimo anche alla fine di questa generazione. Tutto questo si potrebbe configurare come un test, una prova, che può far capire al publisher se il mercato PC è appetibile per l’arrivo di nuove esclusive PlayStation in un futuro più o meno prossimo.
Cosa può dare il mercato PC alle esclusive Sony?
Abbiamo già chiarito che una normale uscita di Death Stranding in digitale, ed un eventuale arrivo del titolo su PS Now, possono garantire a Sony diversi vantaggi considerevoli, da nuove fonti di introiti, fino alla vittoria della fatidica console war (e che ormai si sta palesemente spostando su nuovi fronti). Se ci si pensa però, adesso Sony si trova di fronte ad un grande bivio. La software house può infatti decidere di far approdare tutte – o quasi – le sue esclusive sul mercato PC, rinunciando alla vendita delle singole console come ha deciso di fare Microsoft in favore dei software. Non è detto però che questo non si tratti di un caso isolato dettato dal volere di Hideo Kojima, e che raramente possa accadere di nuovo.
L’arrivo dei titoli Sony su più piattaforme è per i consumatori sicuramente un bene, basti pensare che si offre una possibile scelta che fino ad oggi ci è stata negata. Se ci si pensa però, vedere le esclusive PlayStation 4 risplendere nuovamente grazie ad un nuovo comparto tecnico e grafico, è sicuramente un sogno che si realizza per una grande fetta del mercato, specialmente se si pensa alle tecnologie offerte dalla prossima generazione.
Non sappiamo se Death Stranding si unirà a questa schiera in forte crescita, ma i titoli di Sony potrebbero presto iniziare a portare con sé il ray tracing nativo, visto che stando a quanto dichiarato PlayStation 5 lo permetterà. Questa caratteristica accontenterebbe facilmente l’utenza del mercato PC che possiede l’hardware adatto, e renderebbe quindi i porting ancora più fruttuosi.
E voi, cosa ne pensate? Quale sarà secondo il vostro parere la prossima mossa di Sony? Fatecelo sapere nei commenti. Nel mentre vi rimandiamo al nostro speciale riguardante la storia del game designer Hideo Kojima.