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Cyberpunk 2077: il primo DLC è ora previsto “nei mesi a seguire”

Durante la scorsa settimana CD Projekt Red ha rilasciato una road map con tutti gli aggiornamenti e contenuti aggiuntivi in arrivo per Cyberpunk 2077 nel corso del 2021, Tra questi è presente il primo DLC gratuito che, nell’immagine rilasciata sui vari social dell’azienda, era programmato per inizio anno. Questo fino a che un utente di Reddit non ha scoperto che la dicitura riguardante l’espansione è leggermente cambiata, riportando ora un più generico “nei mesi a seguire“. Questo, in apparenza innocuo, cambio di parole potrebbe in realtà significare uno slittamento del suddetto DLC, che adesso potrebbe essere previsto anche per metà anno. Di certo CD Projekt Red è consapevole che tutti gli occhi della stampa di settore e degli utenti sono puntati su di lei e questa mossa potrebbe essere tradotta in una più marcata cautela nel rilascio di nuovi contenuti.

In un video di scuse, rilasciato assieme alla road map, Adam Badowski, capo di CD Projekt Red nonché Director del progetto Cyberpunk 2077, ha ammesso le colpe dell’azienda riguardanti la discutibile qualità del prodotto rilasciato sulle varie piattaforme. Questo però non è bastato a calmare le acque visto che, appena qualche giorno dopo, un inchiesta sulle pagine di Bloomberg, condotta dal giornalista Jason Schreier, ha sollevato un altro polverone sopra l’azienda polacca. Le accuse, da parte di Schreier, riguardano principalmente le condizioni lavorative che, secondo il giornalista, non sarebbero per nulla salutari per i dipendenti. Problemi di lingua parlata all’interno degli studi, Crunch e mancanza di strumenti lavorativi per gli sviluppatori in smart working; questi sono solo alcuni dei punti sollevati dall’inchiesta che, in poche ore, ha riportato i riflettori sul dramma, degno delle peggiori soap opera, che è ormai diventato Cyberpunk 2077.

In seguito all’inchiesta uscita sulle pagine di Bloomberg, Badowski ha rilasciato una dichiarazione dove chiarisce determinati punti sollevati da Jason Schreier. Il Director ha espresso che le condizioni lavorative all’interno di CD Projekt Red sono tutt’altro che stressanti, puntando il dito contro l’inchiesta del giornalista che, a detta del Director di Cyberpunk 2077, sarebbe infondata e non conforme con la realtà. Non sappiamo quale delle due parti si avvicina di più alla realtà dei fatti ma una cosa è certa, questo caso mediatico nei confronti del gioco non è ancora arrivato ai titoli di coda e ci aspettiamo, purtroppo, nuovi sviluppi in merito.

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