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Cyberpunk 2077: il CEO di CD Projekt RED risponde alle accuse sulla demo falsa

Come ben saprete il grande polverone innalzatosi sin dall’uscita di Cyberpunk 2077 non cessa di esistere e CD Projekt RED continua ad essere ininterrottamente accusata in molteplici modi: nelle recenti notizie abbiamo avuto modo di vedere come protagonista la supposizione iniziata da Jason Schreier, celebre giornalista del settore videoludico. Ci stiamo riferendo in particolar modo a all’accusa relativa al fatto che la demo mostrata all’E3 2018 è falsa, dal momento che lo sviluppo del gioco non sarebbe iniziato prima del 2016. Adam Badowski, CEO dello sviluppatore polacco, ha quindi deciso durante le scorse ore di rispondere punto per punto a tutto, con la speranza di chiarire la situazione.

Riassumendo, l’uomo ha replicato giustificando le differenze che ci sono tra la demo e il gioco finale: “è a questo che servono i lavori in corso, il gioco vero e proprio infatti funziona molto meglio“. Per quanto riguarda invece le funzionalità mancanti, Badowski ha spiegato che le idee vanno e vengono e ciò fa parte proprio del processo di creazione che ha l’obiettivo anche di togliere quello che non è necessario. In seguito sono state trattate anche le problematiche che sono presenti sulle versioni old-gen: in particolar modo è stato ribadito che il team sta lavorando duramente per rimuovere maggiori bug possibili, anche per quanto riguarda la versione PC: “Siamo comunque orgogliosi di Cyberpunk 2077 come gioco e della sua visione artistica. Non lo definirei come disastroso“.

In merito alla data di rilascio è stato fatto notare come Schreier si sia basato sul parere di 20 persone su 500 dipendenti, tra cui solo 1 non anonimo. La risposta di Jason Schreier è arrivata quasi subito, all’interno della quale specifica che il team dello studio si è rifiutato di rispondere alle sue domande o rilasciare un’intervista prima della pubblicazione del suo articolo accusatorio, tuttavia ringraziando Adam per le risposte fornite ed invitandolo a parlare più a fondo della questione.

Fonte:
Simone Schiavi
Un giovane sonaro che sa prendere seriamente solamente pochi giochi. Sin dai suoi primi anni di vita si è imbattuto all’interno del mondo videoludico, anche se la sua seconda passione sono le serie TV ed i supereroi Marvel. Quando non sa cosa fare si mette a smanettare sui computer, fallendo miseramente nella sua impresa.

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