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Cris Tales – Recensione, un viaggio tra passato, presente e futuro

Con le console Next-Gen oramai giunte sul mercato – seppur con tutte le difficoltà del caso – era facile immaginarsi un’attenzione del pubblico maggiormente rivolta verso produzioni ad alto budget che potessero sfruttare a fondo tutte le potenzialità dei nuovi hardware offerti da Sony e Microsoft, a discapito del panorama indipendente. Questi ultimi mesi, infatti, sono stati dominati dai trailer e dagli incessanti rumor delle più chiacchierate produzioni Tripla A, i giochi che agli occhi degli utenti dovrebbero rappresentare il salto qualitativo in avanti tanto desiderato da molti. Al contempo, però, il mercato indie non se n’è certo rimasto con le mani in mano e anzi, sono molte le produzioni minori che hanno saputo incuriosirci. Tra queste, spicca in particolare Cris Tales, produzione nata grazie alla collaborazione team colombiani Dreams Uncorporated e SYCK che fin dal suo primissimo trailer ha saputo catturare la nostra attenzione grazie a una splendida direzione artistica e a un’idea ludica tanto semplice quanto intrigante. Dopo esserci tuffati nel colorato e ricco mondo di Cris Tales, esplorandolo in lungo e in largo, siamo ora pronti a parlarvene in questa nostra recensione.

Da grandi poteri derivano grandi responsabilità

Crisbell è una giovane orfana che vive le sue giornate in tranquillità, aiutando la Madre Superiore e coltivando le rose che crescono nei giardini dell’orfanotrofio di Narim. Un giorno, però, la quotidianità della giovane viene scossa da una piccola ranocchia parlante che le rivela un’incredibile verità. Crisbell, infatti, non è una ragazza come tutte le altre, bensì una Maga del Tempo, capace di utilizzare il potere dei Cristalli del Tempo per viaggiare nel passato e nel futuro e influenzare così il naturare scorrere degli eventi. Neanche il tempo di prendere consapevolezza delle nostre capacità grazie all’aiuto di Matias – questo è il nome del ranocchio –, che le cose subito precipitano irrimediabilmente. La città di Narim viene infatti attaccata dai goblin e la colpa del tutto viene attribuita proprio a noi, ancora incapaci di controllare al meglio i nostri nuovi poteri. Da qui avrà quindi inizio la nostra avventura, un lungo viaggio alla scoperta di noi stessi durante il quale, grazie anche all’aiuto dei fidi alleati che ci accompagneranno, tenteremo di dare forma a un futuro migliore per tutti gli abitanti delle terre circostanti.

Come avrete intuito da queste righe, la sceneggiatura di Cris Tales poggia su basi solide ma già viste in mille altri titoli, con l’eroina di turno trovatasi a dover affrontare la minaccia di turno per salvare il proprio mondo, il tutto in un contesto che mescola sapientemente un mood medievaleggiante e spiccatamente fantasy con gustosi tocchi futuristici capaci di sfociare anche nel cyberpunk, tra robot da guerra e macchinari ben poco cavallereschi. Se le basi narrative dell’opera sanno di già visto, ciò che ha saputo davvero coinvolgervi negli eventi narrati può riassumersi nella grande libertà decisionale lasciata nelle mani del giocatore. Fin dai primi istanti in-game, infatti, ci verrà spiegato che ogni nostra azione avrà influenze dirette sul futuro e molto spesso verremo posti innanzi a scelte morali che contribuiranno a condurci verso un inatteso epilogo delle vicende.

Interi regni verranno plasmati dalle nostre decisioni e anche la decisione più innocua potrebbe cambiare il destino d’interi popoli. Per fare un esempio pratico, nel corso di una missione secondaria abbiamo salvato un bambino che, però, una volta tornato dalla sua famiglia, non ci è parso in forma smagliante. Per curiosità, abbiamo quindi dato uno sguardo al futuro scoprendo non solo che la parte bassa della città in cui ci trovavamo era completamente sommersa, bensì che il giovane in questione era morto per una malattia facilmente curabile ma che nessuno aveva diagnosticato in tempo. Tornati nel presenti, abbiamo quindi avvertito la madre del ragazzo, assicurandoci così che la vita del giovane non sarebbe stata spezzata. Inaspettatamente, però, abbiamo poi scoperto che nel futuro il giovane sarebbe divenuto un esperto di fognature che grazie alle sue grandi abilità, ha impedito ai piani inferiori della città di sprofondare, di fatto salvando migliaia di cittadini.

Cris Tales recensione

Situazioni di questo stampo saranno all’ordine del giorno e non sempre sarà facile prevedere l’evolversi degli eventi. Giusto e sbagliato saranno infatti sempre delimitati da una linea particolarmente sottile e in più di un’occasione ci siamo ritrovati a prendere decisioni difficili, sicuri che ciò fosse la cosa giusta da fare, solo per poi scoprirne le disastrose conseguenze. Grazie a questa semplice ma riuscita idea ludica, l’opera riesce così a mostrarsi in forma smagliante, facendo sentire il giocatore come vero fautore del destino del mondo intero e ponendolo spesso in situazioni particolarmente complesse, un turbinio d’eventi che vanno più e più volte intrecciandosi tra loro regalando un’esperienza narrativa particolarmente riuscita e incalzante.

La classe non è acqua

Da un punto di vista squisitamente ludico, Cris Tales ha saputo rivelarsi in sede di recensione come un ottimo JRPG. La produzione si divide in due fasi ben distinte, una più esplorativa e l’altra votata ai combattimenti, ma la costante è sempre e comunque la possibilità di poter viaggiare nel tempo. Saranno infatti molti i puzzle ambientali e le missioni secondarie che vi richiederanno di saltare tra passato, presente e futuro, magari influenzando nel mentre le varie linee temporali per ottenere oggetti che non dovreste possedere o per creare strade e scorciatoie particolarmente utili. Nelle fasi più movimentate, invece, verrete trasportati in quella che è a tutti gli effetti un combat-system a turni vecchio stampo, impreziosito però dalla necessità di premere il tasto giusto nel momento migliore per eseguire attacchi doppi o, ancora, per parare quelli avversari, il tutto affiancato poi dalla possibilità di sfruttare le proprie abilità da viaggiatrice del tempo a proprio vantaggio. Per fare un esempio, innanzi a un nemico particolarmente corazzato abbiamo optato per un incantesimo d’acqua, dopodiché abbiamo viaggiato avanti nel tempo affinché l’acqua corrodesse l’acciaio dell’armatura nemica. Certo, facendo un balzo in avanti nel tempo abbiamo anche reso l’avversario più potente – dopotutto, gli abbiamo sostanzialmente offerto anni d’esperienza in pochi istanti –, ma al contempo abbiamo potuto creare un’apertura da sfruttare per avere una concreta possibilità di vittoria.

Saper sfruttare i viaggi nel tempo in accoppiata con le varie magie utilizzabili si rivelerà essenziale per giungere all’agognata vittoria e man mano che si procede nell’avventura saranno sempre di più le combinazioni che ci verranno offerte. Inoltre, la difficoltà generale della produzione si attesta su buoni livelli, soprattutto quando dovremo affrontare qualche boss particolarmente coriaceo, quindi lanciarsi a testa bassa contro il nemico lanciando attacchi a casa vi porterà inesorabilmente a un fatidico Game-Over. Fortunatamente, i nostri eroi potranno equipaggiarsi con vari strumenti (acquistabili in negozi appositi od ottenibili esplorando i dungeon utili per potenziare le proprie statistiche, senza dimenticare poi un sistema a livelli attraverso il quale ottenere esperienza per scoprire nuove tecniche da utilizzare in combattimento. Nella sostanza, parliamo insomma di una struttura ludica particolarmente solida e divertente, capace d’offrire la giusta dose di tatticismo senza però ritrovarsi (quasi) mai innanzi a muri esageratamente ostici da dover scavalcare.

Cris Tales recensione

Da un punto di vista spiccatamente tecnico, la produzione è un vero e proprio gioiello, un concentrato di stile e carattere in grado di lasciare a bocca aperta a ogni scorcio. Il titolo sfoggia infatti con estremo orgoglio gli svariati scenari 2D splendidamente disegnati a mano, e il poter vedere contemporaneamente su schermo tre versioni dello stesso luogo (per l’appunto, passato, presente e futuro) rende ogni ambiente ancor più vivo e carico di fascino. Il design di ogni personaggio ed edificio, caratterizzato da uno stile dai tratti geometrici indubbiamente affascinante, si mescola con naturalezza all’ottimo comparto animazioni che caratterizza ogni elemento presente su schermo, il tutto adornato da una palette cromatica accesa e vibrante. A chiudere il cerchio ci pensa infine un ottimo doppiaggio inglese – affiancato da una localizzazione dei testi in italiano – e una piacevolissima soundtrack le cui tracce seguono abilmente il giocatore.

Cris Tales

8.8

Dopo una lunga attesa fatta di trailer e annunci vari, Cris Tales ha saputo infine presentarsi innanzi a noi in forma smagliante. Le semplici basi narrative assumono particolare spessore grazie alle numerosi – e spesso non banali – scelte morali con cui dovremo destreggiarci, mentre le varie opzioni ludiche legate ai salti temporali si sono rivelate particolarmente riuscite, sia nelle fasi esplorative che in quelle dove è il combat-system a turni a farla da padrone, con scontri dal tasso di sfida particolarmente gustoso che richiederanno un sapiente utilizzo di magie, resistenze e debolezze. Uno splendido comparto visivo caratterizzato da disegni 2D disegnati a mano e un ottimo doppiaggio italiano affiancato da una soundtrack di spessore chiudono il cerchio della creatura targata Dreams Uncorporated e SYCK. Cris Tales è insomma una produzione indie di spessore che merita indubbiamente di essere provata da quanti più videogiocatori possibili.

Luca Di Carlo
Cresciuto a suon di videogiochi, cartoni animati e fumetti, ho potuto godere di un infanzia interamente basata sulla creazione del nerd per antonomasia, sempre intento ad affrontare sane partite videoludiche e alla costante ricerca di tutto il comprabile da poter mettere in bella vista su qualche mensola. Essendo poi anche un grande casanova, ho scoperto il mio primo vero amore dopo aver attaccato la spina della mia Playstation 1, ma non preoccupatevi Microsoft e Nintendo, nel mio cuore vi è spazio anche per voi.

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