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Comanche – Anteprima del titolo in Early Access di Nukklear

Il catalogo di Steam si è arricchito da pochi giorni con una produzione alquanto particolare, la quale vede le sue radici ben salde nel mondo dei videogiochi. Parliamo di Comanche, opera dell’omonima serie che questa volta vede una nuova luce grazie alla mano dello sviluppatore Nukklear, ma che è stata già proposto sotto simili spoglie in passato. Il titolo del gioco prende a piene mani da un determinato velivolo da guerra, il RAH-66 Comanche, il quale anche questa volta dev’essere pilotato per portare a termine gli obiettivi di ogni missione. Lo scopo della software house è stato quello di creare un limbo che unisca il giocatore e il pilota; ci sarà riuscita con il budget a suo disposizione e il publishing di THQ Nordic?Comanche

Comandi ben (poco) saldi

Una volta entrati in gioco, l’opera stessa ci ricorderà che siamo attualmente in una versione Early Access di Comanche, e che quindi non tutti i contenuti sono disponibili, e tutti quelli presenti potrebbero subire variazioni. Le missioni sono infatti 3 sulla carta, ma potremo avere a che fare con una sola di queste allo stato attuale, immediatamente o dopo aver approcciato il tutorial. Beh, è meglio imparare a guidare l’elicottero prima di buttarsi nella mischia, attraverso le tre “lezioni” di volo presenti e una piccola arena dove dar fuoco alle polveri contro qualche nemico inoffensivo. L’arena ha un’utilità davvero limitata, ma le rotte aeree dei tre tutorial principali, divisi per difficoltà e ben calibrati, sono fondamentali e davvero ben congegnate.

Non ci vuole molto prima di capire che l’aereo può essere guidato quasi solamente con mouse e tastiera, dato che l’esperienza pad alla mano riesce a rendere ancora più frustrante dei comandi legnosi già di base, poco responsivi e talvolta neanche funzionanti. Insomma, speriamo che i lavori dello sviluppatore possano iniziare proprio sulla rivisitazione di questi ultimi, più che sull’aggiunta di nuovi contenuti in vista del rilascio finale: parliamo pur sempre della base di questo gameplay.

Comanche

In attesa del multiplayer

Nonostante il multiplayer sembri essere il fulcro dell’esperienza di Comanche, questo è attualmente assente. Anche le decine di minuti in attesa non permettono di trovare una partita, forse per via di un poco successo riscontrato dalla versione in early access, che speriamo ovviamente possa essere superato una volta che il debutto verrà finalizzato dallo sviluppatore. Tuttavia, il gioco presenta anche un’anonima modalità single player, forse più adatta a gettare delle basi per la preparazione al multiplayer che valutabile per un valore intrinseco. Abbiamo quindi a che fare con delle missioni, condite da dei leggeri accenni narrativi. Una storia appena accennata, preludio per degli infiniti voli in elicottero dove dovremo avere a che fare con le armate nemiche, le quali utilizzano mezzi volanti, terrestri o marini.

I combattimenti sono davvero poco ispirati, colpa del pessimo sistema di shooting che il RAH-66 Comanche ha la sfortuna di vantare. Uno sconto di pena è dato dalla pessima gestione dei salvataggi, che dopo la morte mantengono tutti i progressi svolti, permettendo al giocatore di sconfiggere i nemici tentativo dopo tentativo nel caso di sconfitta. È possibile ferire i nemici e dimezzarli un po’ alla volta, morti dopo morti, che viste le poche possibilità di volo non si faranno attendere. Tuttavia, alcune piccole sezioni in-game riescono a essere fortunatamente più ispirate di altre. Fra i già citati infiniti voli contro gli avversari che ci si pareranno innanzi, spiccano infatti delle infiltrazioni con il drone del Comanche all’interno di alcune basi navali, dove delle piccole interazioni permettono di sbloccare meccanismi o di completare determinati obiettivi. Nonostante il giocatore debba immergersi a pieno nelle fasi di volo, il meglio di Comanche è situato proprio negli spazi angusti contro i soldati nemici armati fino ai denti, risolvendo degli enigmi tutto sommato ispirati, anche se alla lunga estremamente ripetitivi come gli altri contenuti.

ComancheInsomma, il gameplay di Comanche non può purtroppo definirsi riuscito, se non per alcuni piccoli sprazzi di gioia forniti da delle fasi estremamente poco incisive. Neanche il comparto grafico si rivela in grado di dar linfa vitale all’esperienza che, pur puntando tutto sull’immersione, non riesce a far sentire il giocatore sufficientemente coinvolto. Le basi non sono solide, è vero, ma Nukklear ha ancora la possibilità di fortificare le fondamenta del suo palazzo per poter creare un gioco consistente e divertente, come speriamo questo possa essere quando c’interfacceremo con la modalità multiplayer.

 

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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