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CHIKARA: Action Arcade Wrestling – Anteprima, VICO Game Studio sale sul ring

Era l’ormai lontano 2016 quando il team VICO Game Studio approdò sul mercato presentando il suo picchiaduro CHIKARA: Action Arcade Wrestling. Siamo davanti ad un titolo appartenente al vasto universo indie, a maggior ragione se si pensa che la software house appena citata è formata da appena due persone, un team che nonostante le proprie dimensioni ha sicuramente dato il meglio di sé per il prodotto in questione. Il gioco è stato finanziato su IndieGogo ottenendo così un budget di oltre 23.000€, ed uscirà su Steam il 15 ottobre di quest’anno. Noi di Game Legends abbiamo potuto mettere le mani sull’opera in anticipo e ora siamo pronti a dirvi com’è andata. Saranno riusciti i due ragazzi a sfornare un buon titolo con i fondi stanziati?

Cosa abbiamo tra le mani?

CHIKARA: Action Arcade Wrestling è, come già detto, un picchiaduro che ci tiene particolarmente a discostarsi dalle formule classiche. L’atmosfera che il titolo vuole trasmettere spruzza infatti esuberanza da tutti i pori, facendo tutto ciò che è in suo potere per non farsi prendere sul serio. Il gameplay però, nonostante le premesse, si è rivelato inspiegabilmente complesso e fornisce decine di combinazioni e combo possibili. Riuscire ad impararle e padroneggiarle tutte richiederà moltissimo tempo, anche perché alcuni tasti del controller non vengono fondamentalmente utilizzati e tutte le possibilità si concentrano su pochi input.

La mappatura dei comandi è sicuramente qualcosa che il team dovrà rivedere nel corso del tempo, perché l’idea di un gioco accessibile a cui VICO Game Studio punta non è minimamente rispecchiata da quest’ultima. All’interno della produzione sono disponibili moltissime modalità, anche se non è purtroppo presente alcun tipo di campagna, ed il gioco in singolo risulta piuttosto noioso come anche il gameplay, sostanzialmente riassumibile nel tentare la fortuna premendo tasti a caso nella speranza di ottenere qualche combo interessante.

Come se la cava tecnicamente CHIKARA: Action Arcade Wrestling?

Se già di partenza l’opera non ha saputo convincerci minimamente a causa di un sistema di combattimento esageratamente articolato, la situazione si fa ancora più tragica quando si va a vedere il livello tecnico generale. Nonostante l’unica versione disponibile sia infatti quella PC, le impostazioni grafiche sono pressoché assenti e navigare nei menù ha saputo rivelarsi un vero e proprio incubo. Riuscire a scegliere le proprie preferenze, nonostante le opzioni a disposizione siano in realtà piuttosto poche, risulta davvero frustrante per una questione legata agli input. Non è possibile accedere con il controller a tutti i tasti interattivi e nonostante il mouse possa mettere una pezza al problema, è proprio qui che arriva la difficoltà.

Il cursore è infatti puntualmente desincronizzato a meno che non si giochi in finestra (ma la risoluzione non è variabile), e riuscire a selezionare quello che si desidera è un’impresa piuttosto ardua. Il framerate è per fortuna stabile, vista anche la grafica minimale ma adatta al contesto. Sono poi presenti anche dei gravi problemi di connessione per quanto riguarda il menù di personalizzazione e il comparto online. All’interno di CHIKARA: Action Arcade Wrestling è infatti possibile modificare, creare e condividere wrestler e scenari, ma accedere alla bacheca che contiene i lavori della community richiede una quantità di tempo immotivatamente lunga, come avviene anche per le modalità multiplayer.

Tirando le somme, CHIKARA: Action Arcade Wrestling è un titolo che può sicuramente riuscire a divertire in multiplayer se giocato con uno o più amici, ma perde completamente la sua aura se lo si gioca con degli sconosciuti online o contro la CPU. Attraverso degli importanti miglioramenti tecnici e di gameplay l’opera può sicuramente spiccare per quello che vuole offrire, puro divertimento spensierato, che ora come ora è fondamentalmente coperto dalla frustrazione derivante dai suoi vari problemi.

 

Andrea Pellicane
Nasce nel 2000 già possessore di una Playstation 1 e già appassionato di videogiochi. In tenera età scopre il mondo dell’informatica ed inizia la sua inutile corsa verso la bramatissima Master Race. Nonostante la potenza di calcolo sia la sua linfa vitale è alla perenne ricerca della varietà e di titoli indie che piacciono solo a lui, incurante del fatto che potrebbero funzionare agevolmente anche su un tostapane. Viene spesso avvistato mentre effettua incomprensibili ragionamenti (soprattutto per lui) legati all'economia. Eccelle particolarmente nel trovare i momenti meno opportuni per iniziare e divorare intere serie TV.

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