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CD Projekt verrà acquisita? Kiciński fa chiarezza una volta per tutte

Durante un’intervista, il presidente della CD Projekt ha voluto ribadire che la compagnia non è in vendita e che trattative per essere acquisita da parte di altre major non sono nei piani. L’idea è quella di rimanere indipendenti.

La software house polacca con sede a Varsavia ha fornito negli scorsi anni titoli che sono stati sulla bocca della community videoludica per svariato tempo, come ad esempio la serie di The Witcher o il tanto atteso e chiacchierato Cyberpunk 2077. Non di certo due giochetti da quattro soldi.

Col tempo è riuscita a guadagnarsi una certa nomea nel settore, ma in un momento storico come questo in cui sorgono nuove alleanze strategiche (come quella tra Microsoft e Sega), la domanda è sorta spontanea: che ne sarà della compagnia?

In un’intervista con la testata polacca Rzeczpospolita, il presidente di CD Projekt, Adam Kiciński, ha ribadito che la software house non verrà acquisita. Non c’è alcuna intenzione di diventare parte di un’entità più grande, tanto meno sono alla ricerca di un investitore strategico.

L’intervistatore ha poi chiesto all’uomo se possa esserci la possibilità che un’altra compagnia possa effettuare un’acquisizione ostile della software house polacca comprandone le azioni. Kiciński ha risposto spiegando che i loro articoli sono protetti da casi come questi.

Stando a quanto riportato da un report della DFC Intelligence lo scorso gennaio, pare che il difficoltoso esito di Cyberpunk 2077 abbia posto la compagnia polacca in una posizione delicata, come un candidato da tenere d’occhio.

Dall’altra parte, però, CD Projekt ha anche effettuato acquisizioni per conto suo, includendo The Molasses Flood (autori di Flame in the Flood) e lo studio di sviluppo Digital Scapes con sede a Vancouver, ora rinominato CD Projekt Vancouver.

In questo tipo di investimento, siamo più interessati all’esperienza e alla competenza e attribuiamo grande importanza se il team rientra nella cultura del nostro gruppo.

Giulio Bruschini
Podcaster, aspirante speaker radiofonico e appassionato di musica e cinema, meglio non iniziare una conversazione sulla sindrome dell'età dell'oro e della cultura retro o si finisce in un'infinita tana del bianconiglio tra vaporwave e hauntology...e Max Headroom.

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