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Call of Duty WWII: Vanguard, l’ambientazione del gioco sarà il 1950?

Dopo aver rivelato che il prossimo Call of Duty potrebbe chiamarsi Call of Duty WWII: Vanguard, il leaker ModernWarzone ha svelato alcune informazioni circa l’ambientazione del gioco. Il titolo dovrebbe essere ambientato nel 1950, in un passato alternativo nel quale la seconda guerra mondiale non è terminata nel 1945, trattandosi quindi di un’ucronia. Ha dichiarato: “l’intero gioco prende piede in un passato alternativo dove il 1945 non è la fine della seconda guerra mondiale“.

Non è ancora chiaro cosa accadrà di preciso, nè come il proseguire della guerra abbia influito sui vari schieramenti e i motivi che hanno condotto a questa divergenza temporale rispetto alla storia reale. Tuttavia possiamo avanzare alcune ipotesi, ad esempio i russi potrebbero non essere arrivati a Berlino o una delle battaglie più iconiche (come quella di Stalingrado) ha subito un esito diverso. In ogni caso risulta sempre interessante vedere passati alternativi, dato che i “cosa sarebbe successo se” sono fra le fantasie e le domande più affascinanti della storia.

Il leaker ha inoltre svelato che Call of Duty WWII: Vanguard è un titolo provvisorio. La probabilità che il gioco sia ambientato effettivamente durante la seconda guerra mondiale è piuttosto alta, dato che quest’anno è il turno di Sledgehammer a sviluppare il gioco e si tratta di coloro che hanno creato Call of Duty: WWII, ambientato durante gli eventi reale del secondo grande conflitto, per cui non sarebbe la prima volta che si cimentano in un’ambientazione similare.

Activision ha già confermato che il nuovo Call of Duty arriverà negli ultimi mesi dell’anno, come è ormai tradizione. Di solito gli eventi dedicati alla serie si svolgono in estate, perciò dovremo poter attendere ancora un po’ prima di avere informazioni ufficiali e scoprire se i leak sono veritieri o meno. Non ci resta che continuare ma seguire i prossimi sviluppi per scoprire l’ambientazione di Call of Duty WWII: Vanguard.

Christian Sensi
Classe 1998. Appassionato di moltissimi medium, quello del videogioco lo accompagna da più tempo. Ha liberato principesse, ucciso draghi, salvato il mondo svariate volte e non ha intenzione di smettere. Si cimenta con i gunpla conseguendo risultati altalenanti, ma a lui non frega niente e continua lo stesso.

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