Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster, Recensione del JRPG per Switch 2

Ecco la nostra recensione di Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster, lo storico ritorno del titolo rimesso a nuovo per la neonata console ibrida Nintendo Switch 2.

Alessandro Ferri
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Alessandro Ferri
Senior Editor
Trentenne, vero appassionato di videogiochi, adora scrivere di videogiochi come se ne stesse parlando con gli amici al bar. Nostalgico dei classici anni '90 come Super...
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Lettura da 6 minuti
8.5 Ottimo
Review Overview

Nel mondo del videogioco, poche parole riescono a risvegliare i cuori degli appassionati di JRPG quanto Bravely Default. Nato nel 2012 su Nintendo 3DS, Bravely Default: Flying Fairy è stato per molti il vero successore spirituale dei classici Final Fantasy a turni, quando la saga madre aveva ormai preso altre strade. Dopo oltre un decennio e una manciata di seguiti, Square Enix ha deciso di rendere onore alle sue origini con Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster, approdato ora su Nintendo Switch 2, portando con sé nostalgia, rinnovamento e qualche spunto di riflessione. Ecco la nostra recensione!

Una favola che torna a volare

Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster non è un semplice porting con texture migliorate. Si tratta di una riedizione curata, che riprende il cuore dell’opera originale e lo espande dove serve. Il titolo resta sostanzialmente lo stesso: un JRPG a turni con una forte componente strategica, una narrazione fiabesca e una colonna sonora memorabile. Ma le migliorie grafiche e tecniche lo rendono finalmente giocabile su uno schermo grande, senza perdere l’incanto della sua estetica originale.

Uno degli elementi più affascinanti dell’opera è da sempre il direzione artistica: i fondali disegnati a mano, l’ispirazione medievale mista a uno stile quasi da libro illustrato, le ambientazioni che sembrano uscite da un sogno. Tutto questo viene restituito con una pulizia visiva sorprendente: il lavoro di remasterizzazione ha aumentato la risoluzione dei fondali statici e delle animazioni, ma soprattutto ha ridato vita ai modelli poligonali dei personaggi, ora più dettagliati e coerenti con l’art style generale.

Su Nintendo Switch 2 il gioco gira in 4K a 60fps, e il nuovo hardware permette tempi di caricamento quasi nulli. Le battaglie si avviano in modo fluido, e l’interfaccia è stata modernizzata senza snaturare il feeling originale. Le nuove animazioni per le mosse speciali sono una chicca gradita, anche se opzionalmente disattivabili per chi preferisce il ritmo serrato delle battaglie classiche.

Se c’è un elemento che ha sempre fatto brillare Bravely Default, è il suo sistema di combattimento Brave/Default. Per chi non lo conoscesse, il gioco permette ai personaggi di accumulare turni con il comando Default (difesa) e spenderli tutti insieme in una raffica di attacchi grazie al comando Brave. Questo sistema apre la strada a strategie profondissime, basate sul rischio calcolato e la gestione intelligente delle risorse.

Il remaster non cambia una virgola di questa formula vincente, ma introduce qualche utile miglioramento di quality of life, come la possibilità di aumentare la velocità dei combattimenti, saltare animazioni e gestire al meglio il farming grazie ai modificatori di incontri casuali. Inoltre, il bilanciamento di alcune classi e abilità è stato leggermente ritoccato per rendere l’esperienza più fluida, soprattutto nella seconda metà del gioco.

Una storia fiabesca, ma con una marcia in più

La narrativa di Bravely Default è un omaggio dichiarato ai grandi classici del genere, ma non si ferma alla semplice nostalgia. Seguendo le vicende di Tiz, Agnès, Ringabel ed Edea, ci troviamo presto invischiati in una storia di cristalli, mondi paralleli, religione e moralità, con colpi di scena degni della migliore scuola Square Enix.

Il remaster presenta una localizzazione italiana completamente nuova, finalmente tradotta in modo fedele e fluido, con testi riveduti e adattati meglio al nostro pubblico. Menzione speciale per i doppiaggi originali in giapponese e inglese, entrambi presenti e selezionabili fin dall’inizio, accompagnati da sottotitoli in italiano. Alcune cutscene sono state ridoppiate per garantire coerenza con le nuove animazioni.

La mappa del mondo, le città e i dungeon sono rimasti identici nella struttura, ma l’effetto del remaster è visibile in ogni dettaglio. Camminare per Caldisla o esplorare i sotterranei del Tempio del Vento ha un sapore tutto nuovo, pur rimanendo fedele al concept originario. E quando parte la colonna sonora di Revo, non si può fare a meno di fermarsi ad ascoltare. I brani sono stati rimasterizzati in alta definizione, e alcuni riarrangiati per l’occasione con strumenti reali: un vero piacere per le orecchie.

Bravely Default: Flying Fairy HD Remaster non è solo un ritorno al passato: è una lettera d’amore al JRPG classico, scritta con cura, rispetto e una visione moderna. Il lavoro svolto da Square Enix è encomiabile: il gioco mantiene tutto ciò che lo ha reso un cult, aggiornando quanto basta per adattarsi al 2025. È un titolo che parla tanto ai nostalgici quanto a chi si avvicina per la prima volta al genere. Un’avventura intramontabile, finalmente giocabile nel modo in cui meritava fin dall’inizio.

Review Overview
Ottimo 8.5
Voto 8.5
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Senior Editor
Trentenne, vero appassionato di videogiochi, adora scrivere di videogiochi come se ne stesse parlando con gli amici al bar. Nostalgico dei classici anni '90 come Super Mario 64, non disprezza al brivido dei titoli moderni.