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Bear With Me: I Robot Scomparsi – Recensione dell’avventura grafica “noir” di Exordium Games

Dopo un ritardo di circa un mese sulla tabella di marcia che si erano prefissati, i ragazzi di Exordium Games e Modus hanno finalmente reso disponibile al pubblico il loro Bear With Me: I Robot Scomparsi. Questo è un episodio aggiuntivo ai tre della storia principale che abbiamo potuto gustare negli ultimi anni, tuttavia si tratta di un prequel dedicato ad un’indagine molto particolare, che viene anche nominata dallo stesso Ted E. Bear durante il primo episodio del gioco principale. Al netto di questo, giocare questa avventura non richiede necessariamente l’aver vissuto i tre episodi principali, ma è comunque apprezzabile farlo, soprattutto se prendiamo in considerazione che è stata resa disponibile col lancio del gioco una versione digitale che a un prezzo davvero basso vi farà aggiudicare tutti e 4 gli episodi, giocabili singolarmente. Ricordiamo che la versatilità del gameplay ha fatto sì che il gioco uscisse su più piattaforme, quindi per tutte le console fisse di questa generazione e sui dispositivi mobile iOS e Android.

La pista del Lux

Tutto ha inizio nel cinema di Paper City, il Lux, dove il nostro orsacchiotto preferito è rimasto svenuto all’interno della sala delle macchine. Tuttavia ad accorrere in suo aiuto non c’è Amber, la sua fidata partner, ma suo fratello Flint, di cui sentiamo abbondantemente parlare all’interno dei tre episodi del gioco principale (ma non vi diciamo in che modo, per incappare in spiacevoli spoiler). Prima di continuare coi dettagli, sappiate che molti dei discorsi che il ragazzo farà con Ted, e lo stesso finale di episodio, saranno comprensibili – e vi toccheranno più da vicino – solamente se avete vissuto per intero gli episodi citati, e dato il pacchetto a disposizione vi consigliamo di farlo.

Questa strana coppia si trova quindi a lavorare su un caso piuttosto spinoso che ha come protagonisti i robot, o per meglio dire, di cui i robot sono le vittime. Sembra infatti che uno dopo l’altro gli abitanti metallici della città siano attaccati e smontati pezzo per pezzo per motivi tutt’altro che chiari, per poi essere abbandonati nei peggiori vicoli di Paper City. Con una piccola pista a disposizione, Ted e Flint inizieranno la loro personale e breve avventura – che vi impegnerà tra le 2 e le 3 ore – scoprendosi più affini di quanto si aspettassero. Oltre alla trama e alle solite gag che contraddistinguono il brand, è indubbio come il protagonista del gioco sia proprio il rapporto che si crea tra i due, inaspettatamente complici e funzionali.

I Robot Scomparsi nasconde comunque ancora qualcosa in più: è infatti un capitolo che metterà in luce l’identità di Paper City e dei suoi abitanti, presentandocene anche alcuni di cui avevamo sentito parlare ma che mai si erano presentati a schermo nei primi tre episodi – come il giornalista Lingualunga – e raccontando qualcosa in più sul passato di Ted, in particolare della sua travagliata relazione con la bella Betty.

Orso in congedo

Quando iniziammo la storia di Bear with Me, Ted mise subito in chiaro che la sua attività di investigatore privato era conclusa, ritirandosi a pensione. Tuttavia quello che abbiamo di fronte in questo capitolo è tutt’altro che voglioso di lasciare la lente in un cassetto. I Robot Scomparsi è un capitolo piacevole, che facendo luce su molte delle vicende del gioco originale, ci regala almeno altre 2 ore in compagnia della città immaginaria più noir di sempre, ad un prezzo davvero irrisorio. Tecnicamente ci troviamo di fronte alla classica avventura punta e clicca, che tuttavia su console soffre di leggeri difetti nelle fasi di puntamento, a causa della minor versatilità degli analogici rispetto ad un mouse o al touch screen di un dispositivo mobile. In ogni caso i leggeri bug che erano presenti (e che sono tutt’ora nei primi tre episodi proposti nella collection) sono stati limati, rendendo questo capitolo a sé più performante (per quanto possibile). Graditissimo l’inserimento di diversi minigiochi ed enigmi più articolati che in passato, che hanno dato quel pizzico in più sul piano ludico da amalgamare a quello narrativo.

Dati gli sviluppi della trama, e della conclusione dei primi tre episodi (che non lasciano molto spazio ad altre vicende), è molto improbabile che verranno sfornati altri capitoli della serie di Bear With Me, ma i ragazzi di Exordium Games sono stati capaci di stupirci ben due volte, che ci sia un barlume di possibilità per la terza?

Bear With Me: I Robot Scomparsi

8

Bear With Me: I Robot Scomparsi ci regala un paio d'ore in più con l'investigatore più basso di sempre, stavolta in compagnia di Flint. La trama di questo episodio regge bene, per quanto si evolva ad una velocità abbastanza elevata a causa della durata complessiva dell'episodio. Non perdendosi in troppe chiacchiere inutili, I Robot Scomparsi riesce a fare luce su molti aspetti riguardanti Paper City che abbiamo conosciuto nei tre capitoli precedenti, dai personaggi alle situazioni proposte. La chiusura del cerchio in ogni caso non lascia molto spazio a nuovi episodi, ma se i ragazzi di Exordium Games saranno in grado di stupirci ancora, non faremo altro che gradire.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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