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Alita: Angelo della Battaglia – Le origini del personaggio e la sua storia

Nella giornata del 14 febbraio uscirà nelle sale nostrane il film Alita: Angelo della Battaglia (del quale potete leggere la nostra recensione qui) diretto da Robert Rodriguez e con la supervisione del mangaka creatore dell’opera originale Yukito Kishiro. In questo articolo, invece, andremo a esplorare le origini del personaggio di Alita e la sua storia. Chi è Alita? Alita è la cyborg protagonista della storia di Ganmu, localizzato in italiano come Alita – Angelo della Battaglia. Il nome originale dell’opera fu modificato per un fattore di pronuncia dagli addetti ai lavori americani e poi fu tradotto letteralmente nel nostro paese. Di fatto anche il nome originale della protagonista venne modificato, infatti nella versione originale del fumetto il suo nome è Gally. La storia di Alita (o Gally che sia) nasce dalla mente e dalla penna di Yukito Kishiro nel lontano 1990 e viene pubblicato originariamente sulla rivista Business Jump fino al 1995.  Il creatore della saga, nel 2001 decise di dare alla luce anche una seconda serie chiamata Alita – Last Order, pubblicata invece sulla rivista Ultra Jump, perché insoddisfatto del finale sbrigativo riservato alla prima serie.

alita angelo della battaglia

Kishiro ha dato inizio anche ad una terza serie dedicata alla cyborg, ovvero Alita – Mars Chronicle, della quale la prima pubblicazione risale al 2014 sulla rivista Evening e attualmente è ancora in corso e composta da appena cinque volumi. Alita – Angelo della Battaglia arrivò in Italia più tardi nel 1997 e venne pubblicata in 18 numeri (il doppio dei Tankobon originali) da Planet Manga fino al 1998. Lo stesso editore si occupò anche della pubblicazione di Alita – Last Order dal 2003 al 2013 per un ammontare di ben 38 numeri. La pubblicazione di Alita – Mars Chronicle in Italia è iniziata invece nel 2017 (sempre da Planet Manga) ed è ancora in corso con lo stesso numero di volumi dell’originale. La serie di Alita – Angelo della Battaglia ottenne infine una ristampa integrale (in 9 volumi) simile all’originale nel 2016 sempre ad opera della stessa casa editrice.

L’opera di Yukito Kishiro ha ricevuto anche un riadattamento OAV di due puntate da circa quarantacinque minuti l’una nel 1993, anche questo poi portato in Italia e doppiato nella nostra lingua. Infine ad oggi Alita è arrivata anche sul grande schermo con un riadattamento Hollywoodiano della storia originale che, come detto in apertura, arriverà nelle sale nostrane il prossimo 14 Febbraio.

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Esplorando la città discarica

La storia è ambientata nel corso del ventiseiesimo secolo, all’interno di una città distopica chiamata Città Discarica, la quale campeggia sotto alla più sfarzosa e importante città volante di Salem. La storia in sé parla della nostra cyborg gettata giù da quest’ultima, e dove in seguito un cyberscenziato di nome Daisuke Ido ha deciso di rimetterla a nuovo donandole un corpo ricostruito da zero, permettendole di continuare a vivere.

Questa premessa iniziale sfocia poi in complessi dilemmi umani sulla natura dell’uomo, sulla differenza sostanziale tra macchina e essere umano e su altre questioni altrettanto importanti. Il tutto portato avanti in una storia formata da combattimenti futuristici, robot folli, sport illegali, segreti sulla misteriosa città volante e racconti delle colonie di Marte. La serie presenta inoltre dei nemici temibili e al limite della sanità mentale, come nel caso di Desty Nova, acerrimo nemico della cyborg.

All’interno dei vari volumi, Alita sperimenta emozioni tipicamente umane pur trattandosi a conti fatti di un robot: si innamora, si sente sconfitta e sopraffatta, prova apprensione per gli altri e per se stessa, e così via. Tuttavia la prima serie a fumetti è stata conclusa in maniera brusca, portando il creatore a rivedere il finale, ad escludere dalla canonicità l’ultimo numero della stessa per dare vita a Alita – Last Order, che degna la saga di una conclusione valida, salvo poi dare il via alla terza serie che vi abbiamo già nominato.

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Per concludere questo rapido excursus sulla storia e sul personaggio che ha “dato il la” alla creazione dell’adattamento cinematografico quale è Alita: Angelo della Battaglia, è necessario dire che in sé e per sé la storia che si è deciso di riassumere in poco più di due ore di pellicola è decisamente complessa, carica di contenuto filosofico e non solo, e che insomma non potrà mai essere fedelissima alle tematiche affrontate in circa vent’anni di fumetti.

Ora che avete le idee più chiare rispetto alla figura di Alita e alla sua storia, potrete di certo godervi al meglio la pellicola tratta dall’opera di Yukito Kishiro, tenendo presente che il cinema è un mezzo espressivo totalmente differente rispetto al fumetto, e che quindi il film non potrà restituire un’esperienza identica a quella vissuta in veste di lettore.

Stefano Speranza
Potrei definirmi un ragazzo semplice con passioni semplici: quella per i videogiochi, ma soprattutto per il mondo del cinema. Da che ho memoria passo il tempo libero (e anche quello impegnato) a giocare e a vedere film. Il mio obiettivo è quello di condividere con quante più persone possibile queste mie passioni (e anche conquistare il mondo, ma per quello c'è tempo).

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