Cosa ci dobbiamo aspettare de Agatha Christie: The ABC Murders? Anche se a molti potrebbe non sembrare, il compito di Microids ed Anuman Interactive non è dei più semplici: plasmare uno dei romanzi più celebri della regina del giallo Agatha Christie, proponendo un videogioco che allo stesso tempo riesca ad intrattenere, divertire, far spremere le meningi, e soprattutto rimanere fedele alla storia. Il romanzo di cui si parla è il famoso La serie infernale, il cui titolo in lingua originale è appunto The ABC Murders e pubblicato nel lontano 1936. Il risultato è stato un gioco discreto, che riesce a rispettare molti dei punti focali che il team si era posto, ma che deve per forza di cose fare ammenda per alcuni fattori determinanti per un titolo punta e clicca investigativo che sono stati sottovalutati.
Fragole senza panna
Molto spesso ci è capitato di provare titoli punta e clicca dove per proseguire nella storia le deduzioni necessarie erano “guidate” dal plot stesso o dal sistema di gioco, ma mai come in questo titolo. Uno dei punti deboli e forti allo stesso tempo di Agatha Christie: The ABC Murders è proprio la semplicità degli enigmi, e delle deduzioni. I fattori che hanno portato a questo risultato sono probabilmente stati dettati dalla necessità di rimanere fedeli al romanzo della regina, e di conseguenza la richiesta forzata di una struttura narrativa estremamente lineare e con pochi sbocchi. Per fortuna il nostro detective Hercule Poirot sarà un ottimo compagno d’avventura, che con la sua intelligente ironia non ci farà mai annoiare.
Li dove il titolo può essere associato ad una fetta di pubblico ben più ampia di un tradizionale punta e clicca (vuoi per la semplicità e per la semplificazione, vuoi per fedeltà della trama del romanzo), quelli che rischiano di non apprezzare al meglio questo gioco sono proprio coloro che a colazione mangiano pane ed avventure grafiche: anche se gli aspetti tecnici del gameplay sono i classici, è proprio la difficoltà che manca. Vi ritroverete dunque a risolvere enigmi con pochi sforzi, oppure dei piccoli minigiochi dove si potrà procedere “a tentativi” e per associazione. Insomma l’esperienza di gioco risulterà apprezzabile, ma non gratificante.
The ABC Movers
Soffermiamoci ora sull’aspetto tecnico del titolo. Come già accennato nella parte iniziale, il gioco è tecnicamente strutturato come un classico punta e clicca, alternato però a delle scene nelle quali avremo il controllo diretto di Poirot. Dal punto di vista dell’organizzazione il titolo è decisamente comodo da giocare, chiaro ed intuitivo, sia per la gestione dell’inventario, sia per le meccaniche del mouse adottate per la risoluzione degli enigmi ambientali. Sono inoltre degne di nota alcune piccole idee originali che sono state introdotte, che non gridano alla rivoluzione, ma che possono essere spunti determinanti per dei titoli successivi.
Le piccole lacune però si presentano nelle animazioni e nei movimenti dei personaggi. Non stupitevi molto se mentre proverete a muovere il nostro caro detective, egli si “impantanerà” qualche volta in modo innaturale in alcuni punti della mappa, e non stupitevi nemmeno se i suoi movimenti e le animazioni vi risulteranno un pò “legnose”.
Andiamo a precisare che Agatha Christie: The ABC Murders è un gioco che consigliamo di giocare su PC, dato che molte delle meccaniche descritte danno il loro meglio su quella versione, mentre la traslazione su console risulta macchinosa al comando.
L’investigazione è arte
Le scelte artistiche riguardanti questo gioco possono essere apprezzate e non, in particolare quelle grafiche. Non ci troviamo di certo di fronte ad una grafica e a delle animazioni d’eccezione, ma che comunque con il classico stile “cartoonesco” riescono a dare un’impronta piacevole. Non mancano ovviamente alcune sbavature nelle texture, o nelle stesse sequenze video (riprendendo anche il concetto di legnosità citato poco fa). Buono il doppiaggio, non disponibile però nella lingua nostrana, che riesce a mantenere anche un sincro accettabile data anche la natura grafica. Degni di una citazione anche gli effetti sonori e le musiche.
Piccola annotazione da fare: non potendo giocare il titolo con audio in italiano, saranno ovviamente presenti i sottotitoli. La parte meno piacevole di questo, è che sono scritti decisamente troppo piccoli e a volte non garantiscono una lettura ottimale.