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Activision: New York fa causa all’azienda, accordo con Microsoft a rischio?

Tra Microsoft e Activision c’è di mezzo New York. No, non è un nuovo proverbio inventato di sana pianta, ma la dura verità. Sì, perché la città della East Cost ha trascinato in tribunale l’azienda che ha sede a Santa Monica. Il motivo? Il comportamento non proprio encomiabile del CEO Bobby Kotick.

Come ricorderete, la software house, qualche tempo fa, è stata protagonista, suo malgrado, di accuse che l’hanno trascinata nella bufera. Per farla estremamente breve, lavorare in Activision, tra abusi e molestie, non era propriamente bello e stimolante (qui trovate maggiori informazioni).

Queste vicende hanno portato a una serie di licenziamenti e hanno messo in cattiva luce Bobby Kotick, il quale è stato invitato a dimettersi da più parti. Inviti respinti al mittente, perché, stando a quanto riportato nell’esposto, era impegnato a concludere in fretta e furia l’accordo con Microsoft.

Secondo la città di New York, nello specifico la New York City Employees’ Retirement System and pension funds for the city’s teachers, police and firefighters, proprietaria di alcune azioni di Activision, il CEO non era la persona adatta a portare avanti le trattative con il colosso americano.

Activision New YorkIl motivo, come detto, sta tutto nel comportamento di Kotick, che sapeva quello che succedeva all’interno della sua azienda e che non ha mai, in nessun modo, tentato di fermare. I provvedimenti presi, infatti, sono arrivati a seguito della denuncia sporta dalla famiglia di Kerry Moyniahn, dipendente della società suicidatasi a causa delle molestie che subiva durante la sua permanenza in Activision.

Questa vicenda mette a rischio la riuscita dell’accordo con Microsoft? Non è dato saperlo, ma nell’esposto si legge che l’offerta di 95$ ad azione proposta da Microsoft e accettata da Bobby Kotick era molto inferiore rispetto al vero valore della compagnia.

Insomma, questi nuovi sviluppi complicano la posizione di Activision e la buona riuscita dell’affare con Microsoft. Al momento, però, l’affare, seppur messo sotto la lente d’ingrandimento da parte dei denuncianti, non dovrebbe essere particolarmente a rischio.

Fonte:
Raffaele Palmieri
Videogiocatore dalla nascita: al posto del biberon, stringevo tra le mie manine un controller del NES. Nintendaro per scelta, tradisco il mio grande amore costantemente con Sony e Microsoft.

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