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Activision Blizzard conferma i licenziamenti di massa dello staff

All’interno di una grossa riorganizzazione interna, volta soprattutto al risparmio, Activision Blizzard ha fatto partire i temuti licenziamenti di massa di cui si parlava già da un po’ di tempo.  L’informazione arriva dalla riunione finanziaria avvenuta recentemente: il licenziamento coinvolgerà l’8% dello staff. Activision Blizzard ha circa 9600 dipendenti: questo significa che ne saranno lasciati a casa circa 770.

Obiettivo della compagnia è quello di ridurre il personale non attivo nello sviluppo e nella produzione di videogiochi e al tempo stesso ampliare lo staff responsabile di franchise come Call of Duty e Diablo, con l’obiettivo di snellire i processi produttivi per i giochi delle due serie in questione. Nel rapporto, il nuovo CEO di Activision Blizzard, Bobby Kotick, ha scritto che:

Anche se i risultati finanziari della compagnia nel 2018 erano i migliori della nostra storia, non avevamo realizzato il nostro pieno potenziale. Di conseguenza, aumenterà la dimensione dei team di sviluppo per i franchise chiave  di circa il 20%, al fine di accelerare il ritmo e la qualità dei contenuti per le comunità e per supportare una serie di nuove iniziative.

Come riportato da Kotaku i licenziamenti incideranno sul personale di Activision, Blizzard, King e studi come High Moon. Agli interessati viene promesso un pacchetto di trattamento “completo”, benefici per la salute, coaching per la carriera, assistenza per l’inserimento lavorativo e bonus per la partecipazione agli utili per l’anno precedente. Si sta quindi tentando una transizione “morbida”, per quanto possa esserlo perdere il posto di lavoro.

Riccardo Franceschi
Classe 90', mi appassionano videogiochi, film e serie tv. Adoro i fantasy, la fantascienza e tutto quello che è avventura. Tra una caccia al tesoro con Nathan Drake e un episodio di Stranger Things lavoro come Web Designer.

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