Master X Master – Anteprima

Marco Pulicanò
Di Marco Pulicanò News Lettura da 5 minuti

La mia prima impressione, appena prima di provare il titolo, è stata: “Okey, speriamo che non sia l’ennesima accozzaglia di roba presa da altri giochi”, ma dopo nemmeno una mezz’ora di gioco, mi son dovuto ricredere. Giocando all’alpha version di Master X Master ho avuto una sensazione che raramente percepisco in un gioco, un senso di ecletticismo nello stile di gioco e nel design che mi hanno colpito istantaneamente. Andiamo quindi a tirar le somme di quest’anteprima del gioco, analizzando passo dopo passo tutti i punti di forza che esso propone.

Master X Master

MOBA, ma non troppo

L’equilibrio sta nel mezzo; lo sappiamo da sempre, ma poche volte l’equilibrio che ci viene proposto è reale. Molto spesso esso viene mascherato, proponendoci un elemento sotto un punto di vista diverso e facendolo sembrare diverso. Cosa c’entra questo col gioco? Molto bene, quando si sceglie un genere di gioco bisogna anche decidere un sottogenere e delle caratteristiche con cui condire l’ultimo. Appena iniziata la nostra avventura in Master X Master ci troviamo in difficoltà nell’identificarlo all’interno di un genere: capiamo da subito che si tratta di un MOBA, ma il sistema di movimento, così come quello di combattimento, le abilità, i personaggi… tutto ci sembra differente. Infatti, a differenza della maggior parte dei Massive Online Battle Arena ci muoveremo con il classico sistema “WASD” tipico degli action, FPS e generi correlati; il sistema di combattimento si baserà sul mouse in modalità Shoot ‘em Up: a seconda del puntatore, attaccheremo in quella direzione, ruotando anche l’asse del nostro personaggio con noi, mentre le abilità sono gestite col classico sistema MOBA. Inoltre non è necessario “targettare” un avversario per attaccare, si può anche sparare al vuoto: che il Bullets Hell abbia inizio!

Master X Master

Due cervelli sono meglio di uno

Un’altra caratteristica che mi ha fortemente colpito del gioco è stata la possibilità di non usare un personaggio, bensì due insieme. Mi spiego meglio: appena giunti nella selezione dei Master ne potremo scegliere due, indipendentemente dal loro ruolo (Assassino, Tiratore, Support, Tank etc.) o tipo di abilità (Elementali, Fisiche e Magiche). Una volta scesi in campo avremo la possibilità di cambiare da un personaggio all’altro, con un tempo di ricarica per lo switch di circa 15 secondi. Mentre un Master è in campo, l’altro rigenererà vita, stamina e mana abbastanza velocemente, e dopo poco potremo ritornare ad usarlo. La grandezza di questa meccanica fa capire perché gli scontri PvP sono di 3v3: i Master realmente presenti sono 6, il che ricopre ampiamente tutti i ruoli del gioco. Giocando con altri due utenti conosciuti online ho avuto modo di metter su un trio nel quale ognuno di noi ricopriva un ruolo: danni, magia e vita, divisi quindi come classi in Assassino e Tiratore, Supporto e Mago, Tank e Combattente.

Master X Master

Scegli il tuo gioco

La grandezza di Master X Master, e l’elemento che più mi ha colpito di tutto il gioco, è stata la scelta di unire all’interno del suo mondo MMO sia la componente MOBA che quella RPG, due fazioni in continua lite tra loro. Giunti nella nostra hall centrale del gioco, sceglieremo infatti se affrontare le Missioni o entrare nel PvP: la prima è una modalità a dungeon classica degli MMORPG, con formazioni team, difficoltà del dungeon, preparazione pre-partenza e quant’altro, che non ha niente da invidiare ai più famosi World of Warcraft o simili; all’interno del dungeon avremo un classico percorso da seguire fino al boss finale, il quale sarà posto al termine della mappa. La seconda modalità invece è quella multigiocatore di cui abbiamo parlato anche sopra. La vera forza di questo gioco è stata quindi quella di conciliare in sé due generi rimasti distaccati e quasi in conflitto per tanto tempo, con uno stile di gioco funzionale, divertente ed accattivante.

Master X Master

Tirando le somme, Master X Master, anche se solo in alpha, ha saputo veramente colpirmi; è stata davvero una bella esperienza il vedere un sistema di gioco così fluido, ben combinato e che riuscisse a combinare due generi all’interno di un solo gioco. Avventure nei dungeon fantastiche, combattimenti con gli avversari eccezionali, la ricetta per un buon gioco che sicuramente avrà il successo che merita, andando molto probabilmente ad imporsi di prepotenza contro i “re” del settore, DOTA2, Heroes of the Storm e League of Legends.

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