Anthem – Recensione dello sparatutto RPG di BioWare

Tiziano Sbrozzi
Di Tiziano Sbrozzi - Senior Editor Recensioni Lettura da 8 minuti
7
Anthem

Anthem è un titolo che sarebbe piaciuto a Giulio Cesare, perché nel bene o nel male è stato impossibile non parlarle del nuovo titolo prodotto da Electronic Arts e sviluppato da BioWare: “Purché se ne parli” diceva appunto l’Imperatore di Roma! Adesso siamo a due giorni dal fatidico day one, che purtroppo non ci consentirà di avere ancora un quadro definitivo del gioco, ma una buona fetta. Andiamo a raccontarvi quanto c’è fino ad ora che di certezze ne abbiamo viste parecchie!

Anthem

Un mondo abbandonato

Come sapevamo dalle diverse informazioni trapelate nel corso dello sviluppo di Anthem, la storia che riguarda questo pianeta è complessa, ma non tanto quanto direste. Esistono miti e leggende su questo “mondo incompiuto” che si plasmano a loro volta come il mondo stesso. I creatori di questo vasto pianeta scomparvero di punto in bianco, lasciando incompleta l’opera: non è chiaro come la razza umana sia giunta qui, se ci sia stata da sempre o meno; quello che si sa è che esiste una fonte di potere, una matrice in grado di riplasmare il pianeta e completare o disfare quanto fatto dai creatori. Il nostro compito è quello di fermare un potente pilota di Strale che ha radunato un discreto esercito alla volta di questa spasmodica ricerca della matrice. Un a storia che vi terrà incollati allo schermo per un tempo più o meno vicino alle sedici ore di gioco. Nulla di eclatante ma se pensiamo che il titolo è ragionato come un gioco multi-giocatore, dove conta l’End Game piuttosto che la trama principale, beh le cose cambiano ed il focus della nostra vita su Anthem va decisamente ricalibrato.

Anthem

Un pilota, quattro Strali

A livello di gameplay siamo di fronte ad un Third Person Shooter (TPS) in salsa Role Playing Game (RPG) ergo sarete chiamati ad interpretare un ruolo, sia questo difensivo, aggressivo di supporto od un mix dei tre. Per affrontare la nostra esperienza su Anthem sappiate che potrete crescere di livello mediante l’accumulo di punti esperienza che si sommeranno fino a farvi arrivare al livello 30 del pilota; con l’aumentare del livello, sbloccherete sempre più Strali e missioni complesse in modo da poter decidere come cambiare “pelle” a vostro piacimento. Ogni Strale è unico e mentre giocherete nei panni del Guardiano, del Colosso, del Tempesta o dell’Intercettore starà a voi scegliere il diverso stile d’approccio per ogni personaggio, che sebbene mantenga delle peculiari caratteristiche di volta in volta differenti (ad esempio il colosso è l’unico che può portare armi pesanti mentre l’Intercettore è l’unico ad avere diversi attacchi corpo a corpo concatenatili), potrete in qualche modo modificare a piacimento, avendo nella vostra fucina differenti versioni dello stesso Strale. Ed ecco che in alcune missioni il vostro Guardiano potrebbe divenire un elemento di supporto per il gruppo, mentre in altre lo stesso Strale potrebbe rappresentare il danno puro del party, ovviamente in base al tipo di equipaggiamento che indosserete. Esiste poi un altro valore in termini di “assoluto” che è la somma del valore dei pezzi che indosserete: ogni arma o pezzo di equipaggiamento avrà un valore espresso in numeri che ne identifica la potenza generale, questo vi permetterà di capire se uno strale è generalmente pronto ad affrontare questa o quella missione ed a che livello di difficoltà consigliata (come il livello di Luce in Destiny, per fare un esempio).

Anthem

Difficoltà: ce ne sono ben sei ed avranno un peso non da poco! In Anthem affronterete più e più volte la stessa missione a diversi livelli di difficoltà in modo da poter accedere, di volta in volta, ad un diverso tipo di equipaggiamento che si divide in:

  • Bianco – Comune
  • Verde – Non Comune
  • Blu – Raro
  • Viola – Epico
  • Unico – Arancione
  • Giallo – Leggendario

Le differenti difficoltà sono:

  • Facile
  • Normale
  • Difficile
  • Gran Maestro
  • Gran Maestro 2
  • Gran Maestro 3

Con il progredire della difficoltà aumenterà anche il livello degli oggetti che troverete, ed ecco spuntare i primi oggetti Epici che hanno delle abilità specifiche, pronte a stravolgere totalmente il modo di giocare un personaggio rispetto a poco prima. Ovviamente trovare il giusto leggendario con un’abilità specifica sarà il vero focus del gioco, e vi terrà incollati allo schermo con diverse sfide: al lancio avremo tre Roccaforti da esplorare, diverse missioni secondarie che ci verranno date da tre fazioni, Sentinelle, Specialisti e Arcanisti, che ci racconteranno delle storie sulla loro “fazione”. Come fossero delle mini-campagne del gioco, alla fine queste missioni si interrompono e si trasformano in Contratti: questi sono totalmente randomici e una volta giunti al livello 30 alcuni di questi potranno essere Leggendari, il che si traduce in contratti più lunghi e più complessi, ma con ricompense decisamente migliori. E’ possibile anche uscire in Free-Play per esplorare zone del mondo di Anthem, potendo ottenere anche qui migliori equipaggiamenti, fronteggiare Titani quando se ne incontrano, e via dicendo. Sappiamo che già a Marzo troveremo diverse novità come gli Eventi Cataclisma su cui ancora si sa ben poco, ma sarà bene essere al livello trenta per poter accedere ad equipaggiamenti migliori in caso di vittoria.

Anthem

Dopo il Cataclisma

Siamo dunque giunti al giro di boa per il nostro Anthem, gioco che si è rivelato tanto bello quanto controverso: da un lato abbiamo un solido gameplay relativo allo shooting, sparare e colpire i nemici è davvero soddisfacente oltre che, ovviamente farlo con gli amici rende il tutto più longevo e divertente; dall’altro lato abbiamo un appiattimento della curva di interazioni man mano che si procede nel gioco e che si arriva al tanto agognato endgame o post game. Finita la storia vi resteranno le missioni giornaliere, le sfide leggendarie che aggiungono quel pizzico di brio e di recente una nuova roccaforte con un boss finale niente male e diverso da tutti gli altri. Quello che non va in Anthem non è il gioco in se, quanto la mancanza di un contenuto costante: Diablo III sopravvive grazie alla modalità season ad esempio che aggiunge di volta in volta leggendari esclusivi e nuovi modi di sfruttare le diverse build dei personaggi; in Anthem oltre ad un frustrante sistema di looting che non premia nel a bravura nel gioco (ad esempio meriti per l’azione più spettacolare o il numero di headshot o i nemici uccisi sarebbero stati apprezzati) ne tanto meno la fortuna, dato che pur equipaggiando pezzi di armatura con quella caratteristica il loot resterà pressoché sempre casuale. Al momento dell’acquisto avrete un gioco godibile in singolo e spettacolare in multi giocatore, passate tre settimane però potreste annoiarvi data la ripetitività del gioco. A voi la scelta!

Anthem
7
Voto 7
Condividi l'articolo
Senior Editor
Lusso, stile e visione: gli elementi che servono per creare una versione esterna di se. Tiziano crede fortemente che l'abito faccia il monaco, che la persona si definisca non solo dalle azioni ma dalle scelte che compie. Saper scegliere è un'arte fine che va coltivata.