Cosa succederebbe se una chiocciola diventasse improvvisamente una vera e propria macchina da guerra? Probabilmente è stata questa la domanda che si sono fatti gli sviluppatori di Clid the Snail, curioso e intrigante twin stick shooter che ci mette proprio nei panni di uno di questi animaletti, chiamato Clid. Una chiocciola, come detto, decisamente più pericolosa rispetto alla sua controparte nel mondo reale! Diamo quindi un’occhiata a Clid the Snail in questa nostra primissima anteprima.
Clid the Snail si presenta come un gioco solido e convincente
Nel mondo di Clid the Snail l’umanità si è estinta, lasciando di conseguenza il posto a delle creature mutanti di piccole dimensioni. Si potrebbe dire che siamo innanzi a una fusione concettuale – e in salsa entomologa – tra Biomutant e un twin stick shooter molto coinvolgente. Non esattamente un prodotto che segue gli standard del mercato, certo, ma non per questo incapace di intrattenere e anzi, bastano pochi minuti in-game per rendersi conto di come la produzione sia particolarmente intrigante. Giocando Clid the Snail in questa breve anteprima ci siamo ritrovati per le mani un prodotto che non lascia nulla al caso. Non siamo di fronte a un titolo che vi farà sparare a raffica per ore ininterrottamente, Clid the Snail dà una certa importanza anche alla storia che ci vuole raccontare e aggiunge pepe all’esplorazione delle mappe con dei simpatici enigmi ambientali, il tutto all’interno di ambientazioni che, come vedremo a breve parlando del comparto tecnico, sono sicuramente un punto di forza della produzione.
In-game il nostro posizionamento ha saputo rivelarsi davvero molto importante, caratteristica cara a ogni twin stick shooter che si rispetti, e lo è soprattutto quando ci ritroviamo ad affrontare più nemici alla volta. A venirci in soccorso ci sono anche delle abilità speciali che vanno ad affiancarsi al semplice shooting nudo e crudo. Abbiamo anche una barra della stamina, che rende più limitato lo spam di azioni maggiormente elaborate e legate allo spostamento, su tutte la schivata ovviamente; parliamo insomma di un ulteriore dettaglio che aumenta sicuramente il livello di sfida, complessivamente calibrato leggermente verso l’alto (o anche di più, a seconda di quanto masticate il genere o gli sparatutto in generale).
Essendo noi delle chiocciole, anche il guscio a nostra disposizione svolgerà un ruolo chiave, essendo praticamente la nostra casa e allo stesso tempo la nostra corazza. Guscio che è possibile anche cambiare nel corso del gioco, modificando di conseguenza le caratteristiche del proprio personaggio. Insomma, non si può dire che Weird Beluga, il team occupatosi del gioco – finanziato dalla ben nota Koch Media – non abbia pensato ai dettagli! Non ci sono però solo chiocciole in Clid the Snail, dato che i nostri alleati e i nostri nemici (soprattutto questi ultimi) appartengono alle razze di insetto più disparate. Menzione per le lumache nemiche, a quanto pare completamente impazzite e ridotte a uno stato praticamente zombificato. La difficoltà non è scalabile, un po’ come un soulslike, quindi preparatevi a una bella sfida. Come scelta potrebbe non essere apprezzata da tutti, ma ciò può essere particolarmente utile agli sviluppatori stessi per monitorare con più cura il bilanciamento generale dell’esperienza ludica. La versione finale di Clid the Snail, sprovvista al momento sia di qualsiasi modalità multiplayer che di eventuali DLC, dovrebbe arrivare a circa 8-10 ore di gioco stimate. Un’esperienza focalizzata, non troppo leggera ma intensa, un corso di sviluppo che potrebbe rivelarsi particolarmente vincente sul lungo periodo. Meglio fare poche cose fatte molto bene che farne duemila in modo approssimativo. Passiamo ora al lato tecnico.
Comparto tecnico e artistico
Una delle cose che ci ha colpito di più di Clid the Snail in quest’anteprima è sicuramente l’ottima riuscita sia del comparto tecnico che di quello artistico. L’atmosfera post apocalittica è palpabile e a differenza di altri titoli con questo plot, uno su tutti The Last of Us, il mood non è malinconico e anzi risulta molto “agguerrito”. Restando sul lato artistico, questa sensazione è accentuata in primis da una colonna sonora con influenzei heavy metal, che tra l’altro pare essere uno dei generi musicali preferiti dagli sviluppatori.
Di ottimo livello si è rivelato anche il comparto grafico, in senso strettamente tecnico. Convincente soprattutto durante le scene filmate, che non sembrano poi troppo indie nella loro realizzazione. Tra l’altro, come successo anche con Red Solstice 2, un comparto tecnico ben fatto in un gioco con la visuale dall’alto ha un impatto d’insieme decisamente piacevole alla vista, e in tal senso Clid the Snail in quest’anteprima ci ha regalato scorci davvero niente male. A livello di fluidità avere un PC di fascia almeno media aiuta sicuramente parecchio; su PS4 la produzione mostra infatti qualche incertezza (oscillando attorno ai 45 fps), mentre proprio su PC la situazione migliora, anche se ciò era facilmente intuibile. Clid the Snail è già disponibile per PS4, e di conseguenza per PS5 (dove ha prestazioni ben superiori in termini di fluidità), mentre per una data ufficiale e finale della versione PC bisognerà ancora attendere.