Durante una recente intervista rilasciata a Famitsu, il team di sviluppo Insomniac Games ha chiarito alcuni aspetti legati alla caratteristiche tecniche di Ratchet & Clank: Rift Apart, recentemente mostrato durante una demo alla Gamescom 2020. Gli acquirenti di Ratchet & Clank Rift Apart, stando alle parole del team di sviluppo, potranno scegliere tra due diverse modalità grafiche, ovvero una la risoluzione 4K a 30fps e una risoluzione inferiore a 60fps. Ecco le loro parole in merito:
Per Ratchet & Clank: Rift Apart abbiamo deciso di concentrarci sul bilanciamento dell’esperienza di gameplay con l’obiettivo di mantenere comunque una grafica splendida. Nonostante questo, volevamo consentire agli appassionati di avere la possibilità di scegliere tra due diversi tipi di risoluzioni e framerate. Una sarà una risoluzione 4K a 30fps, mentre l’altra prevederà una risoluzione inferiore ma con una fluidità di gioco ancorata sui 60fps. La nostra intenzione è quella di offrire entrambe queste opzioni.
Attualmente non è stato specificato se Ratchet & Clank: Rift Apart seguirà a livello narrativo le orme di Nexus (dal quale comunque eredità il concetto di “Rift”, ovvero di spaccature dimensionali) oppure se sarà un sequel del reboot targato 2016. Per quanto concerne le già citate fratture spazio-dimensionali, risulta lapalissiano già dal primo trailer mostrato che la cosa sarà un motore portante non solo del gameplay ma anche della narrativa. Mentre i due protagonisti viaggiano tra una dimensione e l’altra, durante uno scontro si ritrovano separati in due differenti realtà. In quella in cui finisce Clank, pare che Nefarious sia riuscito a trionfare, creando una vera e propria dittatura. Qui incontreremo una misteriosa Lombax che, stando alle news rilasciate dalla stessa Insomniac, sarà un personaggio giocabile.
Vi ricordiamo inoltre che il gioco uscirà entro quest’anno, in uscita durante la finestra di lancio della PlayStation 5 in quanto esclusiva della nuova console di casa Sony.