Manca ormai sempre meno all’arrivo su Nintendo Switch di Xenoblade Chronicles: Definitive Edition, l’ultima fatica di Monolith Soft che permetterà ai giocatori di rivivere una splendida avventura in una veste tutta nuova. Sono indubbie infatti le grandi qualità del titolo arrivato su Nintendo Wii nel 2010, a partire da ciò che riguarda il gameplay fino ad arrivare a personaggi, narrazione e regia. Quei bellissimi mondi di gioco, che variavano da immense distese pianeggianti a paludi scintillanti, hanno ora la possibilità di emergere ancora di più nella loro splendida direzione artistica, grazie sia all’alta definizione che ad un apprezzato restyling grafico. Dopo esserci immersi in quegli ambienti per circa trenta ore ed aver assaporato l’inedito epilogo compreso nel pacchetto, siamo pronti a darvi delle prime impressioni sulla qualità di questa attesa edizione definitiva.
Ritorno su Bionis
Non importa quante volte lo si viva, l’inizio di Xenoblade Chronicles rimane sempre di un impatto eccezionale. Un insieme di avvenimenti emozionanti, alcuni leggeri e poetici, altri frenetici e galvanizzanti, che si susseguono l’un l’altro scanditi da un ritmo perfetto. Un incipit che allo stesso tempo introduce magistralmente gli elementi chiave dell’opera, permettendoci di conoscere nel viavai di situazioni i personaggi principali, il contesto narrativo e ovviamente la Monado, la celebre spada brandita da Shulk.
A partire da quel filmato d’apertura che presenta l’epico scontro tra Bionis e Mechonis, fino a giungere agli eventi che coinvolgono i protagonisti all’interno della Colonia 9, il gioco dimostra già alcuni dei suoi miglioramenti più degni di nota. Ovviamente il character design è ciò che ha giovato maggiormente del restyling grafico. Abbiamo ora personaggi non solo meglio realizzati, avendo acquisito un nuovo stile a metà tra quello dell’originale e quello di Xenoblade Chronicles 2, ma che mostrano meglio le loro emozioni grazie ad una maggiore espressività. Quest’ultima, tuttavia, spesso non è supportata da un lato prettamente tecnico che, data la natura di questa rivisitazione, non ha subito una vera e propria evoluzione.
Non trattandosi di un completo remake, il lavoro svolto in questa Definitive Edition ha infatti interessato perlopiù l’aspetto estetico del titolo Wii, mentre le animazioni presenti in filmati o in gioco, come nell’azione del salto, sono rimaste le stesse che conoscevamo. Ne consegue che anche i piccoli problemi tecnici che erano parte dell’originale sono presenti in questa versione, dettaglio che forse potrebbe infastidire in certe occasioni ma che fa inevitabilmente parte di una rimasterizzazione di questo tipo.
Tralasciando questo, il lavoro eseguito sulle ambientazioni è per ora di ottimo livello, e consente di immergersi ancor di più in quegli incantevoli mondi. Sorprende, in particolare, la cura riposta in specifici luoghi che, se confrontati con quelli originali, hanno subito non solo un miglioramento massiccio dal punto di vista di luci, riflessi, texture e dettagli, ma anche modifiche vere e proprie. Non parliamo di cambiamenti alla loro struttura, bensì di ritocchi ad alcuni componenti dell’ambiente e a dettagli come motivi ornamentali ed elementi di questo genere. Rifiniture davvero apprezzabili che esaltano la direzione artistica del gioco e perfezionano in modo considerevole gli scenari.
Ad aver beneficiato di qualche rifinitura è anche il gameplay, soprattutto per quanto riguarda mappe, menu e combattimenti. L’interfaccia di questi ultimi è ora più minimale e piacevole, e presenta qualche interessante accorgimento. Le tecniche dotate di un effetto, come ad esempio il danno maggiore inflitto alle spalle o il rallentamento del nemico quando colpito di lato, sono ora accompagnate da notifiche che ci avvertono nel momento in cui tale effetto è eseguibile. Essendo essi importanti per la ricarica della barra di gruppo, si tratta di un ottimo miglioramento che rende il tutto più comodo e pratico.
Ciò che è invece stato ottimizzato nella visualizzazione della mappa sono le missioni secondarie. Queste ultime rappresentano probabilmente il lato più debole della produzione, dato che nella maggior parte dei casi si tratta di fetch quest prive di una vera e propria profondità. Tuttavia anche qui l’esperienza è stata resa leggermente più agevole, grazie ad una mappa che mostra più dettagliatamente i nostri obiettivi, un menu missioni maggiormente efficace e la presenza di segnalini inseribili dovunque si desideri.
Un nuovo epilogo per Xenoblade Chronicles
Essendo accessibile fin dall’avvio del gioco, abbiamo avuto la possibilità anche di compiere i primi passi in Future Connected, l’epilogo inedito ambientato un anno dopo gli eventi della storia principale. Protagonisti di questa avventura sono Shulk e Melia, i quali saranno accompagnati da due nuovi personaggi: i Nopon Kino e Nene. La trama li segue nella loro esplorazione della Spalla di Bionis, territorio mai percorso all’interno della narrazione originale.
Ancora non abbiamo visto tutto ciò che l’area ha da offrire, ma per il momento la qualità non sembra mancare nella sua struttura, che gode ovviamente anche di quella bella aria di novità simile all’effetto che ha avuto Torna: The Golden Country per i giocatori di Xenoblade Chronicles 2. Inoltre, proprio come l’espansione stand alone del secondo capitolo, Future Connected presenta qualche modifica al combat system, che vede come protagonisti i Ponspettori.
Si tratta di una squadra di Nopon aiutanti dispersi per la Spalla di Bionis che, una volta aiutati, si uniranno al team e permetteranno nuove tattiche in combattimento. Sono infatti utili come assistenti sia per attaccare, sia per infliggere malus, ma soprattutto consentono di accedere a colpi collettivi che vanno a sostituire il classico attacco di gruppo. La loro efficacia varia in base a come sfruttiamo dei piccoli QTE, il tutto mentre sullo schermo assistiamo a scene esilaranti che vedono i Ponspettori destreggiarsi nella loro offensiva. Al momento l’aggiunta sembra interessante, ma aspettiamo di utilizzarla ed approfondirla a dovere prima di dare delle valutazioni più esaustive al riguardo.
Una colonna sonora rivisitata
Uno degli elementi immortali e di maggior pregio di Xenoblade Chronicles è di certo la colonna sonora, che anche nelle nuove tracce presenti in Future Connected continua ad essere splendida. Le novità in questo senso non riguardano però solo l’epilogo, ma anche l’avventura principale. Le musiche hanno infatti giovato di un completo riarrangiamento che le ha rese più fresche e, in certi casi, ha reso certe sezioni ancora più emozionanti. Gradita è poi la possibilità di alternare la soundtrack originale a quella arrangiata in qualsiasi momento, opzione che permette anche di notare le varie differenze.
Nonostante abbiamo già un’idea generale del lavoro svolto in questa Definitive Edition, ci sono ancora vari dettagli da confermare. Sono ancora molte le ambientazioni da vedere nella loro nuova veste, così come tante sono le cutscene ancora da vivere con il giovamento dell’alta definizione e dei nuovi modelli. Soprattutto sarà importante capire la qualità effettiva di Future Connected, che per molti potrebbe essere il motivo fondante su cui basare l’acquisto di questa attesa esclusiva Nintendo Switch.