Recensione

100ft Robot Golf – Recensione

Quanti di voi non hanno mai sognato di essere al comando di uno di quegli splendidi “robottoni” che tanto ci hanno esaltati durante il periodo dell’infanzia? E quanti di voi, non si farebbero scappare l’opportunità di farlo in chiave comica? Questi sono due aspetti fondamentali che ci troveremo di fronte giocando a 100ft Robot Golf, titolo di No Goblin arrivato a braccetto con l’esordio del PlayStation VR. Tra dialoghi improbabili, mazzate, e soprattutto la ricerca del “Par”, andiamo a vedere più da vicino cosa ci offre questo titolo!

Guarda mamma! C’è un Robot!

La prima cosa che “salta all’occhio” di 100ft Robot Golf, come da titolo, è che ci troveremo al comando di mecha alti circa 30 metri, che pur di mandare la palla in buca prima del proprio avversario sono disposti a distruggere a suon di mazzate intere aree metropolitane… e non solo. Questo titolo non si pone come i tradizionali videogiochi dedicati al golf, e non solo per la tematica decisamente ironica: per prima cosa, avremo totale controllo del nostro robot, che guideremo anche negli spostamenti su mappa con una visuale in terza persona; potremo poi farlo volare, cadere in picchiata sul suolo, e, come dicevamo, prendere a mazzate anche gli edifici presenti oltre che la pallina. Purtroppo non sarà possibile distruggere i propri avversari, cosa che di certo avrebbe aggiunto non poco pepe alle strampalate partite, ma possiamo colpirli con missili e raggi laser per spostarli e distrarli. Ogni robot avrà le sue capacità: i controlli per effettuare dei tiri, ma anche le loro armi di distruzione e i “Super Mega Tiri”, saranno specifici per ogni gigante meccanico. L’esperienza di gioco è buona e discretamente divertente in modalità campagna – dove veniamo accompagnati da una trama con dei video intermezzi anime davvero simpatici – ma molto meno nel quickplay. Infatti nelle partite rapide viene meno la peculiarità del “sense of humor” che accompagna il gameplay durante la non longevissima story mode.

100ft robot golfFeature che invece fa alzare l’asticella dell’appetibilità, che vi confessiamo non è poi così alta, è la diversificazione dei match, i quali non saranno sempre votati al raggiungimento del par e quindi adottando il calcolo standard del golf, ma anche ad una vera e propria corsa verso la buca, dove il più veloce ad arrivare (anche con un numero maggiore di tiri) vincerà il match. Altro buon innesto, è la possibilità di personalizzare a proprio piacimento il vostro robottone di turno, che potrete usare anche nei match online. Il multiplayer è disponibile anche in locale, con una modalità split screen che arriva fino a 4 giocatori. Come tutti i giochi di questo genere, dove divertirsi è la vera carta vincente, questa modalità è senza dubbio – tirando un po’ la corda -quella che più giustificherebbe l’acquisto del titolo, per passare del tempo divertendosi con gli amici.

Il bello che non balla

A livello di gameplay il gioco si sforza di essere completo, fornendo anche molte delle meccaniche tipiche dei classici titoli dedicati al golf, come scegliere in che punto colpire la pallina, modificare la forza del colpo, cambiare le mazze e fare attenzione al vento. Oltre a questo, sforna alcune buche molto simpatiche da giocare, che variano di location dalla metropoli – dove buttare giù i palazzi sarà la via più facile per far passare la pallina indisturbata – ai fondali sottomarini. Il tutto è accompagnato da commenti pseudo sportivi simili a quelli di un combattimento di wrestling, che anche se decisamente azzeccato non tarderà a diventare ripetitivo. Arriviamo dunque al nocciolo. 100ft Robot Golf è un gioco che vale la pena giocare? Solo in parte. Stiamo parlando fondamentalmente di un titolo compatibile con la realtà virtuale dove l’immersione è totalmente nulla, non solo per la qualità non proprio eccelsa delle texture e del colpo d’occhio, ma anche per la totale inutilità del visore, con il quale avremo la possibilità di giocare in prima persona, ma non con i risultati sperati.

La campagna da sola non giustifica l’acquisto, anche se leggermente appagante grazie alle cutscenes animate e all’umorismo che accompagna anche le fasi giocate. Aggiungiamo a questo anche un’intelligenza artificiale che… non è proprio il massimo, e che non manca di mecha bloccati in alcune zone, o incapaci di aggirare gli ostacoli. Come già detto l’ancora di salvataggio di 100ft Robot Golf è la modalità multiplayer, appagante più in locale che online, ma da sola può valere la spesa di 19,99€?

Modus Operandi: la recensione che avete appena letto è stata redatta basandosi sulla versione PlayStation 4 del gioco, dopo aver completato la campagna principale e aver passato diverse ore nella modalità multiplayer locale ed online. Inoltre è stata analizzata l’esperienza di gioco con il visore Sony PlayStation VR.

100ft Robot Golf

6.1

100ft Robot Golf è un titolo che può essere piacevole da giocare in una fuga dalla vita normale, divertendosi a distruggere palazzi per imbucare la pallina. Il senso dell'umorismo e la possibilità di giocare in split screen lo rendono un gioco leggero e utile per il mero divertimento. Tuttavia tecnicamente risulta debole e migliorabile, e l'esperienza in realtà virtuale risulta piuttosto scarna, come una piccola feature fine a se stessa. Consigliamo l'acquisto del gioco non appena il prezzo sarà più basso, o se trovate una buona occasione.

Gianluigi Crescenzi
Classe 90, invecchia bene tanto quanto il vino, anche se preferisce un buon Whisky. Ama l'introspezione, l'interpretazione e l'investigazione, e a volte tende a scavare molto più del necessario. Inguaribile romantico, amante della musica e cantante in erba, si destreggia tra hack n'slash, soulslike, punta e clicca e... praticamente qualsiasi altro tipo di gioco.

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