100 milioni di ore su Xbox One sono passate per Xbox 360

Valerio "pensojn" Kohler
Di Valerio "pensojn" Kohler News Lettura da 2 minuti

Ormai è da più di un anno che Xbox One ha introdotto la retrocompatibilità per alcuni titoli usciti su Xbox 360, proponendo oltre 100 opere dal calibro di Assassin’s Creed II, Gears of War e Mass Effect. Da quel giorno le cose sono ben presto migliorate, nonostante la già succulente offerta proposta al lancio, con Xbox One che può, adesso, supportare tranquillamente più di 200 videogiochi. Ovviamente può essere semplicemente la voglia di riprovare un titolo, o di poterlo conservare allo scopo di riutilizzare quel disco dimenticato, eppure la mossa di Microsoft si è dimostrata vincente, portando moltissimi giocatori a puntare su Xbox One per provare alcune opere del passato.

Xbox One_02Vi abbiamo parlato recentemente di Red Dead Redemption, e di come la sua retrocompatibilità con Xbox One abbia portato ad un aumento delle vendite esorbitante su Amazon, ma non è finita qui! Difatti vi è stato un recente conteggio delle ore complessive vissute dagli utenti grazie a questa funzionalità, e si è arrivati alla sorprendente cifra di 100 milioni di ore giocate per Xbox 360! Persino Microsoft ha voluto festeggiare l’avvenimento, tramite un lungo post:

Oltre a tutti i titoli in arrivo, siamo fortemente impegnati a portare i vostri giochi preferiti di Xbox 360 su Xbox One. La vostra risposta all’arrivo della retrocompatibilità è stata favolosa, con oltre 100 milioni di ore giocate finora. Abbiamo recentemente aggiunto opere molto desiderate come Call of Duty: Black Ops, XCOM: Enemy Within e Portal 2, alla crescente lista di titoli retrocompatibili, che ora conta 214 giochi, e molti altri ne arriveranno in futuro.

Nonostante tutto bisogna pensare al fatto che il retrogaming, da questo punto di vista, non può che gioirne, e dovremmo esserne felici anche noi come comunità videoludica, perché è soltanto in questo modo che le prossime generazioni potranno provare il primissimo Gears of War e collegarlo agli sparatutto in terza persona del loro presente.

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